Valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione
Il tema della valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione è fondamentale in quanto rappresenta l’agire dell’istituzione scolastica impegnata in una costante e continua opera di aggiornamento, di rivisitazione, di adeguamento del proprio modus procedendi in relazione ai cambiamenti culturali e sociali, in risposta alle esigenze del mercato.
La scuola deve comprendere, decodificare, coniugare i linguaggi e le modalità di comunicazione attuali per non perdere il suo primato di agenzia educativa di istruzione e di formazione, soprattutto deve essere un’Istituzione “ sana “, modello, stimolo e motivazione per la costruzione del futuro delle giovani generazioni.
La capacità di cambiamento è strettamente connessa con la capacità di analizzare, rivisitare, aggiornare, analizzare i punti di forza e di debolezza al fine di progettare interventi di miglioramento coerenti con gli obiettivi pianificati.
La scuola autonoma è un organismo funzionante grazie alla regolata interazione capillare di tutte le sue componenti. Ma cos’è l’autonomia in un contesto così specifico, come quello scolastico?
La parola autonomia viene da autòs + nòmos, sé stesso + legge, significa darsi da sé una regola o meglio un criterio di indirizzo; quando è riferita ad un Ente pubblico indica la facoltà di realizzare le finalità istituzionali assegnate dalla Legge, autoregolando le proprie attività.
L’autonomia scolastica è la capacità di progettare e realizzare interventi educativi di formazione e istruzione finalizzati allo sviluppo e alla crescita della Persona. Gli interventi educativi previsti devono essere coerenti con i diversi contesti territoriali e con la domanda delle famiglie, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento, al fine di garantire agli alunni il successo formativo mediante l’utilizzo di risorse umane, economiche e strutturali.
L’autonomia va intesa non tanto nel muoversi senza alcun tipo di vincolo, in piena libertà di azione, non andando contra legem, quanto nel muoversi in modo flessibile e dinamico all’interno di un quadro precostituito di norme. Nel quadro normativo di riferimento, pertanto, lo spazio autonomistico delle istituzioni scolastiche si concretizza in una flessibilità di gestione e non in una libertà di gestione con l’obiettivo primario di concorrere a formare ed istruire prima l’ Uomo e poi il Cittadino.
Il livello di qualità di una scuola non si misura in singoli risultati positivi legati a singole prestazioni di eccellenza ma nella funzionalità intera del sistema capace di dialogare a tutti i livelli e con tutte le sue componenti, condividendo, cooperando in un’ integrazione sinergica al fine di divenire comunità educativa in crescita continua, nell’ intento di garantire un’offerta formativa supportata da una conduzione trasparente ed una rendicontazione sociale dell’operato.
Ai sensi dell’art.2, comma 3, del Decreto del Presidente n.80 del 2013 e dell’art.2, c.3, del D.lgs.n.286 del 2004, la Direttiva MIUR n.11 del 18 settembre 2014 individua, per gli anni scolastici 2014/2015 – 2015/2016 – 2016/2017 le priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e di formazione che costituiscono il riferimento per le funzioni di coordinamento svolte dall’INVALSI ed i criteri generali per la valorizzazione delle scuole del sistema scolastico nazionale, statali e paritarie nel processo di autovalutazione.
Per il triennio 2014/2015-2016/2017 la valutazione del sistema educativo di istruzione è caratterizzata dalla progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione, secondo le fasi previste dall’art.6, c.1, del Regolamento, sulla base delle linee guida da adottare d’intesa con la Conferenza unificata, previo concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell’art.2, c.4. del Regolamento stesso.
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti ed è particolarmente indirizzata :
– alla riduzione della dispersione e dell’insuccesso scolastico
– alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli allievi
– al rafforzamento delle competenze di base degli allievi rispetto alla situazione di partenza
– alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’ Università e al mondo del lavoro.
In questo quadro normativo, il Rapporto di autovalutazione esprime la capacità della scuola di compiere un’autentica autoanalisi dei propri punti di forza e di criticità, alla luce di dati comparabili. Inoltre, consente di porre in relazione gli esiti di apprendimento con i processi organizzativi-didattici all’interno del contesto socio-culturale e di individuare le priorità e gli obiettivi di miglioramento. Il Rapporto di autovalutazione consolida l’identità e l’autonomia della scuola, rafforza le relazioni collaborative tra gli operatori e responsabilizza tutta la comunità scolastica nel perseguimento dei migliori risultati.
In buona sostanza, la valutazione, in chiave premiale o punitiva, è visione che tende al miglioramento dell’offerta formativa, alla riduzione delle differenze tra le scuole sul territorio nazionale, al rafforzamento delle competenze degli studenti e alla diminuzione della dispersione scolastica, con un’attenzione alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti diplomati, nel mondo del lavoro e negli studi universitari. Così come previsto dalla normativa attualmente in vigore, si valorizza il percorso autonomo di autovalutazione mediante l’acquisizione da parte delle scuole degli strumenti per lo sviluppo dell’azione di autovalutazione e di miglioramento, attraverso l’analisi dettagliata e documentata della propria situazione di partenza e delle risorse a disposizione, il controllo dei processi messi in atto in ogni campo di attività, il supporto fornito dagli istituti preposti al coordinamento e al monitoraggio di tutta l’azione e alla formazione del personale.
In questo scenario si individua un importante innovazione nello spostamento della prospettiva di analisi:
– da una valutazione esclusivamente rivolta ai risultati ad una valutazione interessata ai processi che la scuola mette in atto per raggiungere i propri obiettivi, con un’attenzione specifica per tutti gli aspetti organizzativi e gestionali del lavoro delle singole componenti operanti in un istituto scolastico.
Nella consapevolezza che il processo di autovalutazione non si esaurisce in una procedura burocratica richiesta dal ministero ma è l’occasione per una vera assunzione di responsabilità di una scuola che vuole migliorarsi, il nostro Istituto intende avviare i primi passi di un processo di autovalutazione parallela a quella “ufficiale” per indagare in modo più capillare e specifico i campi di attività che, di volta in volta, saranno ritenuti più sensibili e rilevanti per la vita dell’Istituto stesso.
L’attività di autovalutazione è destinata a diventare il luogo di osservazione della rete delle attività che si svolgono a scuola e, inoltre, il centro propulsore della vitalità del “sistema scuola”.
– RAV_201819_NARH09000Q_20190801131756
– Questionario di gradimento a.s. 2018/19
Relazione RAV
– piano di miglioramento
– questionari di gradimento (collegamento area riservata argo)
– SNV_PubblicazioneRav-NARH09000Q
Compilazione del questionario di gradimento e autovalutazione on line – A.S. 2016/2017
Esiti questionari A.S. 2016/2017
Risposte Docenti
Risposte genitori
Risposte alunni
Risposte ATA