Carissimi,
viviamo tempi difficili, di caos, di disordine e di eventi naturali che seminano angoscia e paura.
Il Natale rischia di perdere significato e valore, confondendosi negli addobbi, nelle luci colorate e
nella corsa agli acquisti, mentre crescono il vuoto e la solitudine nel cuore di ciascuno.
Chiediamo al Signore, con la Sua venuta, di accordarci la pace dentro di noi e quindi anche tra di noi.
Siamo noi, a volte, senza rendercene conto, ad essere in guerra contro il mondo intero, perché in
fondo siamo in guerra con noi stessi, incapaci di volerci bene, di accettarci per quel che siamo e per
quello che abbiamo, di accettare la nostra storia.
Finché non avremo sminato il nostro “io”, saremo sempre fonte di conflitto, perchè è dal cuore che
possono sgorgare sia il bene che il male.
Perché non seminare allora, in questi giorni del Natale, piccoli gesti di pace? Perché non fare un
passo verso persone con le quali da tempo è sorta qualche ruggine? Perché non visitare una persona
sola, o pensare, in una modalità che è alla nostra portata, a chi sta peggio di noi?
Il vero male da vincere, sottile e diffuso, è la solitudine, ed il vero Natale è quando Gesù Cristo
nasce nel nostro cuore, nel cuore degli uomini e delle donne, che vivono momenti più o meno belli
della propria esistenza.
Possa il Gesù nascente asciugare le lacrime dei fanciulli, accarezzare il malato e l’anziano, spingere
gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace.
Possa il Gesù nascente invitare i popoli ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione,
dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Il Divino Bambino di Betlemme ci salvi, perché Egli è il vero ed unico Salvatore che l’umanità cerca
spesso a tentoni.
Il Natale è festa di gioia pura, gioia vera, gioia del cuore, nuova speranza di rinascita e di
rinnovamento.
È Natale ogni volta che sorridi ad un fratello e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società.
È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
Possa davvero Gesù che nasce trovare posto nel nostro cuore e possa accordarci la sua pace, dandoci
la forza di rinnovarci.
Un abbraccio forte a tutti ed a ciascuno di Voi.
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Giuseppina principe
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